lunedì 28 dicembre 2009

6 - Il Cesap partecipa allo sviluppo scientifico


Cap. 6


IL CESAP PARTECIPA ALLO SVILUPPO SCIENTIFICO



L’incuria e la disattenzione viste finora qualificano impietosamente il Centro Studi della giornalista docente di marketing. Con il Comitato di Contatti Elettromagnetici impegnato nei cori della Resistenza, la qualità del materiale prodotto dal CeSAP ne certifica il grado di credibilità scientifica.

Il caso forse più eclatante riguarda il gruppo Arkeon, del cui decennale studio la dr.ssa Tinelli mena particolare vanto. Sul sito si legge che questo studio è frutto del lavoro:

    della Dottoressa Lorita Tinelli, che ha raccolto negli ultimi dieci anni una serie di testimonianze e documenti, elaborando un folto dossier”.

Viene anche sottolineato che tale attività di raccolta e studio avrebbe destato un tale interesse da richiedere la creazione di uno specifico indirizzo e-mail. Presumibilmente per non sovraccaricare la normale casella di posta, già intasata da un
enorme numero di richieste di aiuto:

    E' stata per questo motivo aperta una casella specifica [...] Scrivete
    quindi all’indirizzo segnalaciarkeon@fastwebnet.it
    ”.

Da questi dieci anni dedicati allo studio di Arkeon – se non l’unico, sicuramente il gruppo più studiato dal CeSAP - sarebbe logico aspettarsi:

  1. una consistente quantità di materiale pubblicato (per Partecipare attivamente allo sviluppo della scienza);

  2. che la sezione su Arkeon (un caso esemplare di ‘psicosetta’ in Italia) sia la più approfondita.

Ovviamente non c’è niente di tutto questo. La sezione dedicata ad Arkeon contiene 16 documenti/studi. Di questi sedici:

  • nemmeno uno è della Tinelli o di qualche collaboratore del CeSAP;

  • nemmeno uno è uno studio o una ricerca.

Quattordici sono la testimonianza copia-incollata dal forum interno, dove un anonimo ex arkeoniano ha raccontato la sua esperienza. I due “studi” restanti sono: un comunicato stampa (del CODACONS) e l’annuncio che la dr.ssa Tinelli ha partecipato a una trasmissione di Maurizio Costanzo su Arkeon.

I dieci anni di raccolta di testimonianze e documenti per l’elaborazione di
un folto dossier, sono serviti alla dr.ssa Tinelli per vantarsi della partecipazione a una trasmissione televisiva, prontamente elencata nel suo curriculum. Non hanno però prodotto una sola ricerca, un solo studio, né un qualsiasi documento pubblicato dal CeSAP. Niente. (Partecipare attivamente allo sviluppo della scienza)


Sul forum del CeSAP un ex di Arkeon, Tiresia, racconta la propria esperienza.




Con un copia-incolla il racconto si è trasformato in 14 documenti/studi.



Ancora un paio di considerazioni:

  • quei dieci anni - verosimili - spesi per l’elaborazione di un solo dossier, testimoniano quanto siano inverosimili i 247 misteriosi e anonimi dossier sui gruppi specifici fantasma del solo 2002;

  • la Tinelli scrive di aver consegnato il dossier su Arkeon a Digos, Guardia di Finanza e Questure, senza però pubblicare niente; se del suo lavoro possono beneficiare solo gli organi inquirenti ma non la scienza, anziché fondare un centro studi avrebbe fatto meglio a creare un’agenzia di volontari della sicurezza, le cosiddette ronde.




Come ognuno degli argomenti trattati in precedenza, anche il caso Arkeon da solo è esaustivo della credibilità del CeSAP, ma oltre a questi 16 documenti/studi, ve ne sono altri 189. Una loro rapida disamina ci svelerà altri aspetti che con un eufemismo possiamo definire inappropriati alla scienza.

Nell’ articolo
Dipendenza psicologica nelle sette distruttive, subito sotto il titolo compare “di Lorita Tinelli”, scritto in grassetto con caratteri maggiori di quelli usati per il titolo. Più sotto, in piccolo, si legge: “Da ‘Toxic Faith’, pp.139-157 di Steven Arterburn”. Il testo consiste nella lista degli elementi che caratterizzano una fede patologica presa dal libro di Arterburn. La brevissima introduzione scritta dalla dr.ssa Tinelli (65 parole compresi articoli, congiunzioni, titolo del libro e nome dell’autore), è per lei sufficiente per attribuirsi la titolarità dello “studio”. Un plagio che forse spiega come sia stato possibile produrre - in un solo anno - l’esorbitante numero di 247 dossier.




In merito al satanismo, di cui la dr.ssa Tinelli vanta di essere docente universitaria, c’è un solo “documento” e non è neppure suo (o di qualcuno del CeSAP). Si tratta di un breve estratto (in un editor di testo occupa meno di una pagina e mezzo) di una tesi di laurea. Il fatto che di una tesi venga pubblicato appena un brano contenente la seguente frase:

    "
    ... alla dottoressa Lorita Tinelli, [enfasi nell'originale] psicologa clinica, grafologa, criminologa, docente e presidente del CESAP Centro Studi Abusi Psicologici, centro che effettua accoglienza, sostegno e consulenza a vittime di culti distruttivi e totalitari e che cerca di combattere la manipolazione psicologica operata dalle sette."

fa sorgere il sospetto che a far decidere per la pubblicazione, più che la qualità del documento sia stata l’apologetica citazione.




Su Scientology, gruppo primario nel panorama europeo, ci sono appena tre documenti: un rapporto del Parlamento Europeo (prelevato da un altro sito, ma in questo caso ne viene riportato il link) e due comunicati stampa (nessuno del CeSAP). Uno di questi due comunicati è dell’associazione “Giù le mani dai bambini”, che tratta di abusi sessuali sui minori, la quale annuncia di aver querelato l’associazione “Giù le mani dai bambini”, che tratta di abusi farmacologici sui minori, per averle copiato il nome. Dagli ipotetici studi siamo passati al copia-incolla per arrivare al gossip.

Sempre in merito a Scientology va segnalato anche un episodio che ne testimonia la malinconica incompetenza. Intervistata per un’ inchiesta giornalistica sulla Chiesa americana trasmessa da Current TV, con due strafalcioni mostra di non conoscere neppure le nozioni più elementari di questo gruppo:

  1. pronuncia il termine auditor come viene letto in italiano da chi non conosce l’inglese (“auditor”, anziché “oditor”), errore che non farebbe mai chi ha conversato anche brevemente con uno scientologo;

  2. tra le tecniche di controllo mentale usate da Scientology ne cita solo una, il love bombing, che probabilmente è l’unica di queste tecniche a non venire usata in questo gruppo, il quale considera la compassione un’aberrazione mentale e ripudia apertamente la tenerezza. Il love bombing sta a Scientology, come il profilattico alla dottrina cattolica.


Qualcuno deve avere già sollevato l’imbarazzante contraddizione di un Centro Studi che non produce studi, perché sempre sul suo sito la Tinelli scrive:

    Tutti gli articoli pubblicati (a parte quelli di rassegna stampa), al contrario di quanto in maniera distorta viene riferito, sono redatti da nostri collaboratori o da persone a cui facciamo espressa richiesta (abbiamo tutta la documentazione per poterlo dimostrare!)




Per carità cristiana tralasciamo
abbiamo tutta la documentazione per poterlo dimostrare!, il motivo lo scopriremo presto. Soffermiamoci invece sulla categorica dichiarazione secondo cui Tutti gli articoli pubblicati sono prodotti dal CeSAP o redatti da esterni su espressa richiesta dell’associazione. Si noti che la espressa richiesta non è riferita all’autorizzazione alla pubblicazione (che non viene menzionata), bensì alla realizzazione degli studi: sono redatti da [...] persone a cui facciamo espressa richiesta.

Probabilmente si tratta della dichiarazione che meglio descrive la Tinelli, ma procediamo per gradi. Nei capitoli precedenti si è visto che la dr.ssa Tinelli ha con l’italiano un rapporto conflittuale. In un moto di magnanimità si potrebbe quindi ricorrere ancora una volta alla
ipotesi benevola: supporre che la Tinelli volesse esprimere il contrario di quanto scrive e che l’espressa richiesta si riferisce all’autorizzazione alla pubblicazione. Si tratta di un’ipotesi che la Tinelli stessa si premura di smentire, premettendo al suo proclama che non è VERO che [il sito del CeSAP] si limita a prendere materiale di gruppi vari, perlopiù già pubblicato. Questa premessa chiarisce che l’“espressa richiesta” non riguarda i diritti d’autore: Tutti gli articoli pubblicatisono originali, non già pubblicati.

Dopo l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti, il CD-ROM interattivo abbinato al libro, le ricerche pubblicate dalle università, ecc. a questo punto non rimane che scuotere sconsolatamente la testa. Su 205 documenti pubblicati, quelli attribuibili al CeSAP si contano sulle dita di una mano. Il resto è materiale già pubblicato, quasi sempre in rete. Con un piglio da Nonna del Corsaro Nero, la Tinelli ha in mano una mela e dichiara indignata la sua verità: si tratta di un gatto.

Qualche esempio. L’articolo
Omeopatia: l'arte di vendere acqua, di Roberto Vanzetto, è già stato pubblicato su Scienza e Paranormale ed è pure datato. È del 1997, due anni prima della nascita del CeSAP. Stesso discorso per IL D.B.M. (DYNAMIC BUSINESSMANAGEMENT), che è stato pubblicato sulla rivista del GRIS nel lontano 1992, quando la Tinelli era una studentessa.

Non possono essere di produzione CeSAP - diretta o indiretta - neppure gli altri 9 articoli apparsi su riviste, così come i nove apparsi sulla stampa, i quali troverebbero di certo una migliore collocazione nella sezione “Rassegna Stampa”. E se in un moto di generosità volessimo innalzarli al rango di “Documenti” (improponibili per un Centro Studi che partecipa
attivamente allo sviluppo della scienza”), allora va precisato che sono stati copia-incollati dal sito del CORRIERE di SALUZZO (senza mettere il doveroso link al sito), da L’Arena di Verona, ecc.

Titolarità ugualmente non credibile per i brani presi da " Psicoterapie Folli" del 1996 o " Cults in Our Midst" del 1995 della psicologa americana Margaret Singer, oppure da un testo di Steven Hassan del 2.000. Estratti che dovrebbero costituire il contributo del CeSAP allo sviluppo scientifico.

Tralasciando l’irragionevole pretesa che sia materiale prodotto su richiesta del CeSAP, risulta incomprensibile l’inserimento nella sezione Documenti e Studi di una Nota Pastorale della CEI, o di un comunicato stampa dell'Arcidiocesi di Modena-Nonantola, o i due comunicati della Curia Diocesana di Conversano, oltre agli altri 10 (dieci) comunicati stampa.

Dalla pedanteria dei comunicati stampa o di un
resoconto stenografico (e fantasma, nella pagina compare solo il titolo) della seduta parlamentare n° 828, si scende in un plumbeo burocratismo con il prolisso Statuto dei Testimoni di Geova, a cui fa seguito l’interminabile Atto costitutivo dei Testimoni di Geova redatto dal Dr. Giandomenico Cardelli, notaio in Roma, con studio in via .... Stessa considerazione per lo Statuto del Cammino Neocatecumenale, che è preceduto dallo Statuto Definitivo del Cammino Neocatecumenale. Se li si considera dei documenti importanti (di certo non per lo sviluppo della scienza), si faccia l’apposita sezione “Atti Costitutivi e Statuti”.

Nella sezione
Neocatecumenali ci sono tre articoli finalmente attribuibili al CeSAP. Nella fattispecie si tratta di un suo collaboratore, Felice Scaringella, Studente 1° anno del corso di laurea ...Di sicuro il giovane Felice avrà scritto tre pregevoli (anche se brevissimi) articoli e adesso sarà lo stimato dr. Scaringella, ma il suo contributo è il materiale più rilevante prodotto da un’associazione che pretende di essere di riferimento per magistrati, avvocati, forze dell’ordine, assistenti sociali, medici, psicologi, sociologi, insegnanti, pedagogisti e il resto della famosa comitiva. Un onere eccessivo da sopportare in solitudine per uno studente al primo anno di università. Comunque si tratta di un contributo al progresso scientifico più rilevante dell’ipotetico studio, che vanta la partecipazione della dr.ssa Tinelli a una trasmissione di Maurizio Costanzo (a meno che non lo si consideri un documento sulla vanità).




In sintesi, la sezione Documenti e Studi è composta quasi esclusivamente da materiale già pubblicato, 188 su 205 pari al 91% (cfr. NOTA 1). Di questi, l’83% (almeno 157 pagine su 188) è stato prelevato con uno sbrigativo copia-incolla da altre pagine web, in genere senza l’indicazione del sito d’origine, ed è costellato da testi banali (per un centro studi) come:

  • un filmato in portoghese di YouTube (senza sottotitoli in italiano);

  • tre interpellanze;

  • la boccaccesca vicenda Pornoprofessoresse che restano e maestri cacciati; di questo scritto non viene indicata la fonte, né il sito da cui è stato copia-incollato, un forum; per di più è copiato con particolare inettitudine: un intero paragrafo è stato inserito oltre la fine del testo dopo la firma dell’autore (stesso groviglio anche qui), l’intero testo è sottolineato, presenta i consueti e insensati cambi di font ecc.;

  • articoli che non hanno la minima attinenza con gli abusi psicologici come Il Funzionario Amministrativo nelle autonomie locali, preso da un sito che non viene citato; quanto sia poco pertinente con le tematiche del CeSAP lo si capisce dalla presentazione che ne fa un altro sito: “L'Autrice compie una dettagliata ricognizione della figura del funzionario operante nelle autonomie locali, cogliendone i tratti distintivi, le peculiarità e soprattutto i profili normativi”;

  • l’intervista alla dr.ssa Tinelli del CeSAP realizzata da Aquiloneblu (che nella realtà si chiama Aquilone Blu) e l’intervista a Nicoletta Bressan di Aquilone Blu realizzata dal CeSAP (intervista che però è inspiegabilmente firmata dall’intervistata stessa, il che fa pensare al solito frettoloso e maldestro copia-incolla);

  • l’annuncio che l’Ordine degli Psicologi della Toscana ha vinto una causa giudiziaria, una notizia di esclusivo interesse corporativo;

  • i già citati rogiti, Statuti, Statuti Definitivi, Note Pastorali, comunicati stampa, ecc.


L’intervista del CeSAP a Nicoletta Bressan firmata dall’intervistata stessa.


Nota 1) Se si trattasse di un sito tematico, con lo scopo di riunire e rendere facilmente accessibile materiale prodotto da altri, allora sarebbe corretto considerare le traduzioni come produzione propria, ma il CeSAP è un centro studi, deputato quindi a fare ricerca per produrre nuovo sapere, e la traduzione dall’inglese non è configurabile come progresso scientifico.




Tra tutto questo materiale presentato in modo raffazzonato, di scarso valore informativo e inesistente valore scientifico, gli studi attribuibili al CeSAP sono pochissimi. Oltre ai già menzionati tre articoli dello studente al 1° anno e la sospetta intervista a Nicoletta Bressan firmata dalla Bressan stessa, sembra ve ne siano altri 17 appena.

Riassumendo: dieci anni di attività, di cui nel solo 2002 vengono archiviati 247
studi effettuati dai nostri consulenti”, per scoprire che dei 205 articoli (Tutti prodotti dal CeSAP o da persone a cui il CeSAP ha fatto espressa richiesta) solo 21 documenti sembrano essere prodotti dall’associazione. Ma anziché di risultato deprimente, bisogna parlare di farsa, perché tra questi apparenti 21 contributi allo sviluppo della scienza, molti vanno depennati e il numero reale va più che dimezzato.

Iniziamo con i lavori firmati dalla ricercatrice giornalista, che sono 14.

1. Genesi
e motivi dell’espansione delle sette;

2. Le sette
: problemi terminologici.

Sono due estratti (uno breve, l’altro brevissimo) della sua tesi di laurea, del 1996, tre anni prima della nascita del CeSAP. La ricercatrice barese ha quindi l’abilità di moltiplicare un singolo elaborato in 5 onorificenze e non in 3 come scritto nel 2° capitolo:

  • la laurea universitaria per la quale il testo è stato scritto;

  • uno studio che l’Università La Sapienza avrebbe pubblicato ma che all’università non risulta;

  • un libro custodito in garage in cinque scatoloni;

  • l’articolo Genesi e motivi dell’espansione delle sette;

  • l’articolo Le sette: problemi terminologici.

3. L'adesione ad una mentalità distruttiva - Studio della Dottoressa Lorita Tinelli (1999) ”;

4. Tecniche
di persuasione e meccanismi di induzione”.

Sono due estratti della
Tesina del corso con cui si è formata in criminologia nel 1999, prima della nascita del CeSAP. Anche questa “tesina” ha prodigiosamente generato uno “studio” e un articolo. Tutti pubblicati però esclusivamente nel suo sito.

5. "Dipendenza
psicologica nelle sette distruttive

È quel lavoro di bricolage a cui si è accennato poco sopra, firmato “di Lorita Tinelli” per aver messo un’introduzione di 65 parole alla trascrizione di alcune pagine di Steven Arterburn.

6. "Caratteristiche
dei gruppi totalitari”.

Ancora l’hobby del bricolage. L’aver anteposto una breve introduzione a 3 pagine di un libro di Hugo Stamm, la farebbe diventare l’autrice dello studio.

7. Adesione
al gruppo dei Testimoni di Geova: come e perché

Questo l’abbiamo già incontrato nel 1° capitolo: è la relazione tenuta a una conferenza del GRIS nel febbraio 1999, prima che nascesse il CeSAP. L’impaginazione è stata presa con un copia-incolla da un sito che però non viene citato.

8. "EFFETTI
DELL'ADESIONE AI TESTIMONI DI GEOVA SUI MINORI

Anche questo è già stato trattato nel 1° capitolo: è lo “studio” che nel 2000 la Tartarina di Bari ha appeso al muro della sua cameretta visto che nessuno l’ha pubblicato. Benché irrilevante, va considerato una produzione del CeSAP.

9. "
Le sette e la famiglia”.

Come gli altri è un lavoro vecchissimo, del 28/11/1999. Inseriamo pure questo nel conteggio della produzione CeSAP, benché sul valore di questo breve scritto deve nutrire dei dubbi persino l’autrice stessa: è l’unico a non comparire nel suo enciclopedico curriculum analizzato nel 1° capitolo, il quale riporta persino la partecipazione a una trasmissione di Radio TAU.

10. "Suicidi
di massa: alla ricerca della verità assoluta

Nuovamente una vecchia conoscenza del 2° capitolo. Si tratta del superficiale scritto della ricercatrice Tinelli, che il “Direttore Responsabile” della rivista Labyris, Lorita Tinelli, ha deciso di pubblicare con il beneplacito del Comitato di Relè. Anche se futile, consideriamo nel conteggio anche questo.

11. "Come
tutelare la professione di psicologo dai ciarlatani?

È la geremiade con cui la Mediatrice Familiare accusa i Counselor di abuso della professione di psicologo. Come l’annuncio della causa giudiziaria vinta dall’Ordine degli Psicologi della Toscana, anche questa rivendicazione corporativa può interessare solo gli appartenenti ad una categoria professionale, desiderosi di contrastare la concorrenza di altri professionisti, ma è fuori tema in merito ai problemi di abusi psicologici.

12. "
La Sindrome di Alienazione Genitoriale

Una perla. In un editor di testo occupa due pagine. La prima si apre con due citazioni, e tutto il resto è sorprendentemente uguale - parola per parola - all’ articolo La sindrome da alienazione parentale” della dr.ssa Annamaria Tupputi pubblicato su Psicopedagogie.it. Nella seconda pagina, contenente citazioni prese dalla Bibbia, dalla Torre di Guardia, da Margaret Singer e da altri due ricercatori, si sostiene che: nei casi di separazione, se un coniuge è Testimone di Geova e l’altro no, il genitore appartenente ai TdG scredita agli occhi dei figli l’altro coniuge con il sostegno del gruppo. E lo afferma perché lei può vantarsi del fatto che
Molto spesso mi è capitato di intervenire come Consulente Tecnico, in casi di separazione. Fine dell’articolo. La Scienza ringrazia.

13. "Corrispondenza
caso suicidio di Vinci”.

È un documento scritto a quattro mani. Si tratta di uno scambio di e-mail tra la Tinelli e il famigliare di un giovane che si è suicidato. Questo famigliare invia un’e-mail per richiedere la rimozione di alcuni articoli di stampa che a suo dire travisano la vicenda. La dr.ssa Tinelli replica chiedendo se vuole che la sua e-mail venga pubblicata sul sito. Forse uno dei migliori lavori della consulente-giornalista, ma inserire nella produzione di studi prodotti dal CeSAP una richiesta di pubblicare un’e-mail non è proprio possibile.

14. "Abuso
psicologico e controllo mentale

L’ennesima nostra conoscenza del 2° capitolo, ma è pertinente, quindi va considerato valido. Merita una visita per ammirarne l’impaginazione.

Eliminando dal conteggio il materiale non attribuibile al CeSAP perché scritto prima della sua fondazione, e i lavori di bricolage per una questione di decenza, il risultato finale è di soli 4 articoli. Nessuno classificabile come studio e sul cui valore è comunque meglio soprassedere (anche sul definirli “articoli” ci sarebbe da discutere). La partecipazione attiva del CeSAP allo “sviluppo della scienza” è della stessa natura della sua
organizzazione distribuita sul territorio nazionale.

Passiamo a quelli che, a un primo sguardo, sembrerebbero 3 documenti prodotti da altri collaboratori dell’associazione. Si tratta di un commento di Achille Aveta
sulla trasmissione 'La figlia rapita' e due scritti (uno del 2000 e uno del 2001) dello scomparso Maurizio Antonello, che viene definito Consulente Aris – Veneto” e “Fondatore e Vice-Presidente CeSAP:








In calce al commento di Achille Aveta, viene riportato (caso unico tra i 205 documenti pubblicati) la specifica "
Copyright © 2005 - Centro Studi Abusi Psicologici. All rights reserved". La prendiamo per vera anche se il testo viene liberamente riportato da altri siti e aggiorniamo a 9 il totale degli scritti di produzione CeSAP. Sugli altri due documenti, pubblicati sul sito alcuni anni dopo la prematura scomparsa del dr. Antonello avvenuta nel 2003, la loro attribuzione al CeSAP merita una puntualizzazione. L’attribuzione è evidente: le qualifiche di Vice-Presidente CeSAP e “Fondatore non lasciano dubbi. Si tratta però di una novità: è la prima e unica volta che la dr.ssa Tinelli rinuncia alla sua veste di fondatrice del CeSAP e concede ad altri la qualifica di Fondatore senza mettere sé stessa in primo piano. Basta ricordare il suo curriculum, dove si legge ha fondato il CeSAP e non “è co-fondatrice del CeSAP”. Oppure considerare il caso di un altro socio fondatore del CeSAP, Belisario Dongiovanni, che quando viene citato fuori dallo Statuto gli vengono attribuite le qualifiche di Segretario o Tesoriere, mai di socio fondatore. Questa inattesa concessione al dr. Antonello non è però un inaspettato ravvedimento che le consiglia un atteggiamento più sobrio, ma si tratta di un momentaneo sacrificio funzionale a una più decisa attribuzione al CeSAP stesso dei due documenti.

Torniamo al dr. Antonello. È vero che ha spronato e aiutato l’allora neo-laureata Lorita Tinelli a fondare il CeSAP, ma quando questo avveniva lui era da oltre un decennio la mente e - insieme a Milena Bolgan - il cuore e l’anima dell’ARIS, e lo rimase fino alla sua morte nel 2003. Si può dire che Maurizio “era” l’ARIS. Identificazione che, senza disconoscere il contributo degli altri esponenti dell’associazione veneta (Mario Martini, Emanuela Fontana, ecc.), derivava dalla sua incontrastata leadership e della sua totale dedizione all’associazione. Ragion per cui, se c’è un’associazione che può fregiarsi con gli studi di Maurizio, questa non può essere che l’associazione che incarnava, l’ARIS, non certo il CeSAP.

L’appropriazione di queste due ricerche da parte del CeSAP, appare quindi pretestuosa e di moralità più che discutibile. Identica discutibilità morale è la qualifica di
Consulente Aris – Veneto, triste tentativo da parte del CeSAP di sminuire il legame Antonello-Aris per appropriarsi di un “padre nobile” che ora non può smentire.

In conclusione, quando la dr.ssa Tinelli sostiene che
non è VERO che [il sito del CeSAP] si limita a prendere materiale di gruppi vari, perlopiù già pubblicato, sta nuovamente disconoscendo una realtà evidente. Il materiale già pubblicato da altri costituisce la quasi totalità dei documenti/studi pubblicati, e l’avverbio perlopiù risulta addirittura riduttivo. Fa inoltre sorridere il ridicolo lapsus di aver scritto in maiuscolo VERO - come in una inconscia conferma - anziché la sua negazione “non”. Aneddotica maliziosa a parte, rimane il fatto che ad essere magnanimi anziché di un Centro Studi si dovrebbe parlare di un abborracciato contenitore di materiale raccogliticcio sul tema della credenza. Credenza e non settarismo, perché “documenti” come l’elenco delle apparizioni mariane esulano dall’ambito degli abusi psicologici. Stesso discorso per l’elenco delle scuole che rilasciano titoli accademici non riconosciuti in Italia. Una definizione meno indulgente, sostituirebbe “contenitore di materiale” con “accozzaglia”.

Rimane un ultimo studio da considerare, lo
studio multidisciplinare sull’abuso pubblicizzato da oltre un anno, che incomprensibilmente non è disponibile on-line. Per leggerlo bisogna contattare la signora Gabriella Ferrigno alla segreteria del CeSAP: cesap@libero.it:





La prima stranezza è che all’indirizzo cesap@libero.it rispondono la signora Gabriella Ferrigno, la dr.ssa Antonella Bianco, il dr. Sergio Labini, la dr.ssa Maria Capitello e la dr.ssa Lorita Tinelli. Viene il sospetto che si faccia uso di eteronomi o prestanome per vantare un’inesistente ricchezza di personale che affollerebbe gli uffici del CeSAP.











Ma torniamo allo studio. Dopo l’annuncio che la rivista Labyris veniva soppressa per continuare la pubblicazione del materiale sul sito del CeSAP, risulta indecifrabile la scelta di non utilizzare il web anche per questo fantomatico studio. Fantomatico perché l’oscura scelta di non pubblicarlo sul sito diventa meno impenetrabile se torniamo con la memoria al primo capitolo dove si è visto l’inesistente CD-ROM che la Loffredo Editore non ha mai allegato a un suo testo. Provando a richiedere lo studio
multidisciplinare via email o direttamente alla dr.ssa Tinelli per telefono, si ottiene uno o alcuni dei seguenti risultati:

  • nessuna risposta;

  • richiesta di specificare i motivi di interesse per lo studio;

  • richiesta di specificare le qualifiche che giustifichino l’interesse per lo studio;

  • richiesta di specificare a quali fini verrà utilizzato;

  • la risposta che non è disponibile perché in ristampa (da un anno);

  • la risposta che non è possibile darne visione perché si sta valutando l’ipotesi di farne una pubblicazione.


Analizzare l’insensatezza di queste risposte sarebbe pletorico. La ricerca scientifica e i dati che questa produce sono fatti per essere divulgati, non per stare nascosti nel materasso come i risparmi dei contadini di un tempo. Chi ha ricerche da annoverare cerca di diffonderle il più possibile; è così che un ricercatore mostra le sue capacità e si accredita nella comunità scientifica (e ne contribuisce al progresso). Chi non ha niente può solo riproporre materiale ritrovato su Internet, tentare di spacciare per proprie ricerche altrui o inventarsi materiale inesistente.


In chiusura di questo capitolo, una curiosità che potremmo intitolare Strano ma vero.





Avete letto bene, nel 2000 il CeSAP ha indetto un concorso per le
vittime di violenza. Avrà vinto il partecipante che ha subito più angherie? E da chi era composta la giuria, da un team di qualificati aguzzini? Sfortunatamente la dr.ssa Tinelli non ha più menzionato questo strambo concorso, forse perché impegnata a organizzare quello per le vittime di stupro.




Continua . . .